Biologo francese. Dopo un periodo di formazione negli Stati Uniti, nel 1941
ottenne il dottorato in Scienze alla Sorbona e nel 1945 entrò
all'Istituto Pasteur, all'interno del quale fu nominato direttore del
dipartimento di Biochimica molecolare (1953). Qualche anno più tardi
assunse anche la cattedra di Biochimica alla facoltà di Scienze (1957) a
cui seguì la cattedra di Biologia molecolare al Collège de France
(1967). Nel 1965 fu insignito del Premio Nobel per la Medicina con i colleghi A.
Lwoff e F. Jacob, per le scoperte relative al controllo genetico degli enzimi e
all'RNA messaggero. È autore del libro
Il caso e la
necessità (1970), nel quale presenta la sua concezione della scienza.
In quest'opera
M. sostiene che fra la mutazione biologica e l'effetto da
essa provocato non esiste altro che un rapporto di pura coincidenza: per caso i
pesci hanno abbandonato l'acqua per avventurarsi sulla terra ferma, per caso
nell'uomo è apparso il pensiero, per caso l'uomo è riuscito a
comunicare attraverso il linguaggio.
M. nega quindi qualsiasi principio
finalistico iniziale e si oppone a tutte le ideologie religiose o filosofiche,
alle quali sostituisce l'etica della conoscenza scientifica. Nel 1971 fu
nominato direttore generale dell'Istituto Pasteur (Parigi 1910 - Cannes
1976).